COCCO BELLO, COCCOOO



Ahhh, già sento il tepore dei raggi solari che scaldano la pelle, il profumo del mare e la brezza fresca che fa frusciare i rami di una palma, oh ma cosa vedo lassù, una fantastica noce di cocco…dai aiutatemi a prenderla, apriamola, assaporiamola e accompagnatemi in questo viaggio alla scoperta di questo meraviglioso frutto capace di donare al nostro corpo una quantità infinita di nutrienti!
DI COSA PARLIAMO?
La noce di cocco è il frutto della palma di cocco che pare sia molto longeva tanto da poter superare i cento anni e appartiene alla famiglia delle Aracaceae.
Sembra che il nome “coco” sia stato coniato dagli esploratori spagnoli perché ricordava loro il muso di una scimmia, gli abitanti delle isole del Pacifico definiscono la palma da cocco “l’albero della vita”.
 Essa è sempre stata protagonista di antichi rituali simbolici, specialmente nei paesi d’origine, infatti secondo molte leggende questo frutto è sacro per via della somiglianza, nella forma, al cranio e veniva offerto come sacrificio agli dei al posto di una testa umana. In India, regalare una noce di cocco nel corso di una cerimonia nuziale è considerato di ottimo auspicio, mentre in molti paesi tropicali il cocco è ritenuto il re dei vegetali sia perché della pianta non si butta via nulla, sia perché essa è un’ottima fonte di grassi e proteine.
Dal punto di vista botanico è una drupa ovvero un frutto carnoso costituito da un sottile esocarpo membranoso, un mesocarpo carnoso e un seme legnoso, al cui interno è racchiuso il tegumento bianco.
I frutti si formano durante tutto l’anno e la maturazione è molto lunga, dopo quattro mesi il frutto si riempie di liquido che al quinto mese diviene una massa gelatinosa, al settimo mese il guscio comincia ad indurire, polpa e liquido si separano, con il processo che si conclude dopo circa dodici mesi.
Appena raccolte, le noci vengono private della buccia verde, l’esocarpo e della polpa esterna al seme, quello che per noi è la noce di cocco, questa parte scartata esterna viene utilizzata per la produzione di una fibra che viene utilizzata ad esempio per la fabbricazione di zerbini, le foglie invece vengono utilizzate per fabbricare cesti, stuoie, cappelli o a realizzare coperture per i tetti, mentre dal fusto dell’albero si ricava un legno per costruire oggetti e infine dai fiori si ottiene una bevanda alcolica tipica dei paesi tropicali.

VEDIAMONE LE SUE PROPRIETA’
Il frutto contiene fibre vegetali e un’alta percentuale di acqua, ma anche una parte grassa molto nutriente che lo rende molto calorico, ma sono tutte calorie sane anche se conviene non abusarne. Per 100 grammi di polpa più o meno possiamo conteggiare 364 Kc/15324 KJ, ma di questi 100 grammi abbiamo anche un profilo di vitamine e sali minerali incredibili: Acqua 50,9 g Carboidrati 9,4 g Zuccheri 9,4 g Proteine 3,5 g Grassi 35 g Colesterolo 0 g Sodio 23 mg Potassio 256 mg Ferro 1,7 mg Calcio 13 mg Fosforo 95 mg Magnesio 46 mg Zinco 0,50 mg Rame 0,32 mg Selenio 0,80 µg Vitamina B1 0,05 mg Vitamina B2 0,02 mg Vitamina B3 0,5 mg Vitamina A 0 µg Vitamina C 3 mg.
È bene sottolineare che i suoi grassi vengono rapidamente metabolizzati dall’organismo, aumentano il dispendio energetico a riposo e non contengono colesterolo essendo costituti da acidi grassi saturi a catena media e non a catena lunga come i grassi animali tipo burro e formaggi e tra l’altro migliorano le capacità cognitive poiché proteggono i neuroni.
Il cocco ha la capacità di rafforzare il sistema immunitario grazie alla sua presenza di amminoacidi, fibre, zuccheri, molti sali minerali (ferro, potassio, ramezinco, fosforo, sodio e magnesio)  e vitamine (del gruppo B, la vitamina C, la vitamina E, la K e la J).
E’ di particolare aiuto per chi soffre di problemi di meteorismo gastrointestinale e per depurare l’organismo favorendo l’eliminazione delle tossine presenti nell’apparato digerente, grazie anche all’alto contenuto di acqua e liquidi dall’effetto diuretico.
Ha effetti benefici sulla salute del sistema nervoso grazie al suo contenuto di acido laurico (contenuto anche nel latte materno) che favorisce lo sviluppo del cervello e inoltre ha capacità di regolare gli zuccheri nel sangue.
L’elevata quantità di sali minerali e in particolare del potassio lo rendono un valido alleato nella stagione calda quando necessitiamo di un veloce reintegro degli stessi inoltre, le sue proprietà tonificanti sono indicati nei casi di convalescenza o di attività sportiva.
La presenza sia di vitamina B che di vitamina C aiutano combattere disturbi come la debolezza o il nervosismo e inoltre favorisce la digestione.
Il cocco è anche un toccasana per le ossa e per i denti, il suo consumo supporta lo sviluppo di ossa e denti forti e sani, aumentando la capacità del nostro corpo di assimilare il calcio e il magnesio e pare che aiuti anche a prevenire l'osteoporosi.
Dalla sua polpa disidratata e grattugiata si ricava una farina che è particolarmente usata per la preparazione di ricette rustiche o dolci, ha un elevato tenore di fibre, una bassa percentuale di carboidrati e un’elevata percentuale di grassi, non contiene glutine e ha un basso indice glicemico.
La sua reperibilità è abbastanza facile e si può trovare in forma di polpa di noce di cocco grattugiata (cocco rapè) tipo scaglie o a grana finissima e per esperienza entrambe servono a diversi tipi di preparazione visto che la seconda tende ad assorbire tantissimo i liquidi, per cui sfruttiamole in cucina in base alle nostre esigenze.

Acqua e Latte di cocco
Dal frutto si ricavano l’acqua e il latte di cocco, ma attenzione perché non sono la stessa cosa.
L'acqua di cocco è contenuta nel cocco ancora giovane ed è ricca di vitamine e sali minerali utilissima per reidratarsi, inoltre aiuta la circolazione, digestione, protegge il sistema cardiovascolare e quello immunitario ed è particolarmente utile in gravidanza.
Il latte di cocco si ottiene pressando il cocco grattugiato fino ad ottenere un succo, filtrato con o senza acqua, infatti in commercio ci sono diversi tipi di latte di cocco più o meno concentrati in base alla quantità di acqua che contengono.
Il contenuto di grassi nell'acqua di cocco è decisamente basso, quindi può essere consumata tranquillamente anche se si necessita di stare a dieta, inoltre aiuta a ridurre l’appetito visto che a differenza dell’acqua normale ha molti nutrienti che saziano maggiormente e per tale motivo dona anche una maggiore idratazione, grazie all'alto contenuto di fibre aiuta anche in caso di acidità di stomaco tanto che può servire a reintegrare liquidi e far passare quel senso di nausea e vomito dopo una sbornia.
Inoltre, un bicchiere di acqua di cocco ogni mattina aiuta efficacemente a ridurre la pressione, poiché riequilibra gli elettroliti che a volte possono essere la causa di un innalzamento della stessa.
Tra le sue proprietà c'è anche quella di tonificare e detergere la pelle idratandola e aiutandola a purificarsi, quindi particolarmente utile in caso di acne.
Bere acqua di cocco può essere utile per coloro che soffrono di problemi renali, per via della natura diuretica di questa bevanda. E' benefica per l'apparato urinario in quanto in grado di purificare la vescica e i canali di eliminazione delle tossine e previene le infezioni alleviando i problemi di calcoli ai reni.
Il latte di cocco è da considerare un latte vegetale, risulta leggermente dolce nel sapore ed è particolarmente utilizzato nella preparazione di frullati e altri dolci.
Chiaramente come per la sua polpa, anche il latte porta con se tutti i benefici già menzionati in precedenza, da aggiungere c’è che è un potente antiossidante e antinfiammatorio (purifica il corpo dai radicali liberi e riduce l'infiammazione delle articolazioni) proteggendo le cellule nervose e regolando i livelli di zucchero nel sangue promuovendo un migliore tasso metabolico del corpo.
Oltre a ciò anche la salute di capelli, pelle e unghie ne trarranno beneficio, infatti il grasso del latte di cocco trattiene l'umidità della pelle dandogli una consistenza morbida e levigata, rimuove trucco e impurità dal viso, previene le rughe contenendo antiossidanti che controllano l'invecchiamento aumentando l’elasticità della pelle. Inoltre, come doposole idrata ed allevia il dolore in caso di scottature ed è anche un ottimo balsamo per capelli idratandoli a fondo.

Olio di cocco
L’olio di cocco si ottiene per spremitura a pressione della polpa essiccata della noce di cocco. Può essere estratto attraverso l'elaborazione "secca" o "umida" e in base a questo può avere una qualità differente per cui è bene leggere accuratamente l’etichetta e scegliere un buon prodotto spremuto a freddo (perché così mantiene inalterate le sue qualità) e con l’indicazione sull’etichetta della dicitura “vergine” ovvero che il prodotto è stato estratto solo per pressatura e spremitura, senza aggiunta di solventi chimici a velocizzare l’estrazione, senza raffinazione, deodorazione, decolorazione e idrogenazione e meglio ancora se da origine di agricoltura biologica che ci garantisce di non utilizzare prodotti chimici di sintesi quali pesticidi e fertilizzanti nella coltivazione delle piante di cocco.
Questo consiglio è utile perché è spesso commercializzato un prodotto di bassa qualità sottoposto a diverse produzioni. E’ bene anche evitare l’olio di cocco deodorato perché si tratta di un prodotto raffinato.

Gli acidi grassi saturi a catena media dell'olio di cocco sono composti da:
  • Acido Laurico: compone circa il 50% dell’olio di cocco, è indispensabile al corpo umano e la prova è che l’altro alimento che ne è ricco è il latte materno. Il corpo necessita di acido laurico per produrre monogliceridi anti-microbici utilizzati per combattere virus e batteri patogeni. Quindi l’acido laurico è un grasso saturo fondamentale ed è’ stato scoperto essere utile nel contrastare virus come l’influenza e l’herpes.
  • Acido Caprico: reagisce con alcuni enzimi secreti da altri batteri, che successivamente lo convertono in un potente agente antimicrobico, il monocaprino.
  • Acido Caprilico: è un potente antifungino tanto da essere uno dei rimedi più potenti contro l'infezione da Candida.
Questi acidi grassi rappresentano una fonte di energia altamente disponibile, dal momento che essendo a catena media risultano di più facile assorbimento rispetto a quelli a lunga catena (presenti ad esempio nell'olio di palma e olio di semi). L'olio di cocco non influenza negativamente i livelli di colesterolo, proprio perché povero di acidi grassi saturi a lunga catena, ma addirittura è dimostrato che contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo LDL e favorire quello buono HDL.
L’olio di cocco si differenzia da altri oli oltre che per le qualità nutrizionali anche per il suo punto di solidificazione che si attesta intorno ai 15-20° C, infatti in estate rimane allo stato liquido mentre in inverno tende a solidificarsi e diventa più simile ad un burro.
E’ particolarmente utilizzato in cottura perché ha un punto di fumo molto più alto di altri oli, ossia non brucia e non perde le sue qualità nutrizionali anche in cottura e non produce sostanze nocive.
Aiuta a placare il senso della fame.
E’ un grasso nutriente per le ghiandole surrenali e la tiroide apportando effetti benefici sul bilanciamento degli ormoni, può essere molto indicato durante la menopausa e può anche avere effetti positivi sui livelli di estrogeni.
I MCT, trigliceridi a media catena, contenuti nell’olio di cocco creano un rilascio di energia a lungo termine e aiutano ad aumentare il metabolismo e la perdita di grasso. Gli acidi grassi a catena media non sono memorizzati come grasso nel corpo e sono utilizzati immediatamente dal fegato come fonte di energia, inoltre rilascia i suoi nutrienti lentamente, fornendo una fonte di energia che contribuisce a sostenere i livelli di zucchero nel sangue.
Il suo utilizzo per la salute è molteplice: con acqua calda e limone lenisce il mal di gola, bollito con uno spicchio di aglio come rimedio per infezioni all’orecchio, l’acido laurico in esso contenuto aiuta a combattere la candida così come virus e batteri, valido aiuto per la digestione lubrificando il tratto digestivo, combatte parassiti e batteri creando un ambiente inospitale per questi microrganismi, guarisce scottature e ustioni, ha qualità analgesiche alleviando il dolore e le infiammazioni.

Zucchero di cocco
Lo zucchero di cocco si ottiene dal succo che fuoriesce da un incisione fatta sui fiori delle palme mature, viene fatta evaporare l’acqua contenuta nel succo che poi è raccolta in contenitori di bambù, la linfa viene trasferita in grosse pentole che, poste a fuoco moderato, fanno evaporare circa l’80% dell’umidità, mentre l’acqua evapora, la linfa inizia a trasformarsi in una sostanza sciropposa e densa da cui si ricava lo zucchero di cocco ridotto a cristallo.
In ambito commerciale è reperibile in forma granulare, di cristalli, in blocco o liquida. Si tratta quindi di un dolcificante naturale, il suo colore naturale è marrone ed è ricco di ferro, zinco, potassio e vitamine come la B1, B2, B3 e C.
È importante precisare che lo zucchero di cocco è molto simile allo zucchero bianco dal punto di vista calorico ma si differenzia nell’indice glicemico che risulta inferiore rispetto a quello normale, per la presenza di inulina, rendendolo meno nocivo e un valido sostituto.
È, inoltre, un prodotto non lavorato, non filtrato, non sbiancato e non contiene conservanti.
Il sapore può variare a seconda del tipo di palma da cocco, oltre che a seconda della stagione del raccolto e del modo in cui è lavorato il nettare, spesso è confuso con lo zucchero di palma, che è simile, ma si ricava da una palma diversa. Anche se è meno nocivo, in generale, così come tutti gli zuccheri è bene consumarlo con moderazione.


CONSIGLI
Quando scegliamo una noce di cocco assicuriamoci che scuotendola sia presente del liquido all’interno, la superficie deve essere intatta e i tre occhi all’estremità integri e senza muffe. Per aprirla munitevi di un punteruolo o cavatappi e forate i tre occhi in modo da far uscire l’acqua presente, che potete anche recuperare. Adesso prendete un bel martello e colpite la noce lungo il diametro ad un terzo dell’altezza, fino a provocare la rottura del guscio e con l’uso di un coltello staccate la polpa dalla buccia. E’ possibile conservare la polpa immersa in acqua dentro un contenitore anche per qualche giorno in frigorifero. Beh è il caso di dire e…Gnamme & Enjoy


Commenti

  1. il Titolo del Post del POST è fantastico. La relazione sul Cocco è dettagliatissima ed interessantissima. Grazie per quanto stai facendo

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